E’ passato tanto tempo dall’ultimo mio post, ma in questi
mesi diverse questioni mi hanno allontanato da questa mia bellissima creatura
che nel biennio 2012/2014 vi ha accompagnato parlando di come il mondo e l’Italia
che ve ne fa parte stessero cambiando. La crisi post 2008, la situazione Greca,
la disoccupazione e l’ombra del decennio perduto Giapponese avevano fatto da
collante tra i vari post.
Tutto è cambiato ,ma nulla è diverso.
Da oggi con qualche piccola pausa dovuta ai tempi di
realizzo dei post che non potranno essere prolifici come in passato si ritorna,
il web nel piccolo ha ancora bisogno di voci indipendenti.
Il primo post è per questo 2016 iniziato con uno shock
economico difficile da ricordare in passato. Un detto marinaio dice che non c’è
vento per il capitano che non a dove andare e allo stesso tempo aggiungo che se
non conosci la storia alla fine la rivivi.
I dati che sono apparsi in questo mese e che si portano la
scia di un 2015 in certi versi da dimenticare sono allarmanti. Petrolio -40%,
Tassi negativi in Giappone , Pil Cina 2015 a 6,7 % ( prima volta sotto il 8 %
da 25 anni) , tutte le commodities crollate del 30 %, GDP Brasile -4 % e inflazione
al 12% , mentre la maglia nera la vince il Venezuela GDP -7% ed inflazione al
110 %.
Il mondo è cambiato baby! Questa è la coda di una recessione
da debito. Nel 2008 era un debito privato , regalato, aiutato , drogato per fa
comprare e quando il gioco si è rotto alla fine la produzione si è fermata (
per farla semplice) . Oggi si parla di Debt deflaction ossia un debito di chi
ha stampato moneta e inondato la finanza di soldi digitali che han gonfiato le
azioni e i bond ,ma sull’economa reale nulla è stato riversato.
Torno a scrivere per riprendere quel discorso abbandonato
mesi fa su come poter uscire da questa pozza bituminosa ( che ci viene da
ridere se penso alla fine dei pozzi Shale OLI e & Gas americani che hanno alimentato
il Pil in maniera artistica e evanescente) ossia cercando di rivedere come
poter crescere senza spendere, o meglio abituarsi a vivere senza crescere.
Stay connected alla prossima si inizia. Ambiente, ricerca,
Welfare forse sono questi gli unici ingredienti per vivere i prossimi anni
senza patemi.