Renzi il riformatore

Pur avendo preso il potere con una mossa degna di Andreotti, Berlusconi o D’Alema adesso Renzi governa l’Italia e sembra che sia intenzionato a farlo per lungo tempo. Chiacchiere tante, tweet molti e apparizioni in Tv alcune.
Un dato di fatto però è da mettere agli atti, si è impegnato in maniera sostanziosa a creare i presupposti per un cambiamento deciso che l’Italia non vede da troppo tempo. Ieri è andata in scena la prima presentazione di un consiglio dei ministri Hi tech, schermi, slides, cifre, percentuali e idee che sulla carta sembrano essere una rivoluzione.
-10 Mld per abbassare l’irpef e mettere 80 euro nelle tasche degli italiani a partire da Maggio.
-1,5 Mld per il piano casa e le abitazioni popolari
-3,5 Mld per il piano scuola
-Il Jobs Act
-Il taglio dell’Irap
-l’innalzamento delle rendite finanziarie dal 20 al 26%
Fondamentalmente guardando la facciata delle idee sono ottime, perforano lo schermo e arrivano al cervello dei cittadini, sono la prima scossa per un paese dormiente. 80 euro sono pochi o tanti? Difficile rispondere, ma per partire bisogna almeno iniziare a muoversi , perché a stare fermi e dire che con 80 euro non cambi vita sono tutti bravi. In questo paese il No preventivo è lo sport di tutti .
Sindacati, opposizioni , associazioni, partiti. I soldi sono pochi, le quote rosa sono poche, i tram sono pochi, le auto blu sono troppe, le province inutili,ma nessuno fa mai nulla. Renzi si è messo in gioco, legge elettorale che passa alla Camera e adesso trova lo scoglio al Senato .
Una legge non bellissima ,ma che dovrebbe decretare un vincitore e far fuori i partiti piccoli ed inutili.
Preferenze e quote rosa? Solo spot pubblicitari. I primi non servono a nulla se le liste sono dichiarate prima, con gente onesta e controllate poi.
Le seconde sono un obbligo finto, la vera parità si ottiene con metodi democratici e non con opposizioni e soprattutto con asili, stipendi, diritti di maternità e ore permesso per gestire i figli….siano madri o padri.
Il vero dilemma sono le coperture.
Si parla di circa 20 mld di cui certi 3 per i tagli di Cottarelli e 2 per le rendite finanziarie. Sono pochi, servono altre soluzioni, se si vogliono evitare privatizzazioni e vendita di immobili o patrimoniali viene difficile pensare che ci siano.
Penso che alla fine i margini per trovare altri 15 mld ci siano , calcolando che il costo della PA è di 800 mld anno e un taglio dell’1 % o la razionalizzazione dei suoi costi come le province, le società partecipate e gli sprechi dei ministeri darebbero il via ad un entrata di circa 20 mld. Renzi è partito , che lo si ami o no è un segnale forte. Le chiacchiere stanno sempre a zero , i fatti possono essere giusti o sbagliati ,ma questa volta il coraggio delle azioni è stato gestito da lui.
Una riforma al mese è il suo motto. Fosse vero potremmo parlare tra 1 anno di un paese nuovo , fosse un Bluff, incominciamo a cercare un passaporto per cambiare cittadinanza.